La cultura del rispetto in Giappone

Allenare in Giappone non è facile, è pieno di differenze culturali e anche il pensiero è completamente diverso dal nostro. Ma una cosa che mi sorprende ogni volta, è il rispetto, e le tradizioni, che sono usate anche nel calcio.
Il rispetto è reciproco, è non c'è nessuno che simula, si gioca, si combatte, ma non si finge, anche dopo un fallo duro, i giocatori, dopo una breve pausa, tendono subito a rialzarsi, senza lamentarsi, e già questa cosa la dice lunga sulle differenze a livello culturale.
Come preparatore dei portieri (dagli allievi, fino alla prima squadra), allenatore delle giovanili ( fino all'Under 12) e portiere della prima squadra, sto vivendo, in realtà, per la seconda volta, anche se la prima esperienza in Giappone è stata breve, un totale cambiamento delle idee, non a livello di gioco, sia chiaro, ma complessivamente è come se mi si fosse aperta un'altra area del cervello, dove ha trovato spazio un nuovo modo di interpretare il calcio, e più continuo a vivere quest'esperienza e più mi sento fortunato ad aver avuto quest'occasione, sperando di condividerne con tutti voi le storie, le mille sfaccettature di questo fantastico paese.



Partita di campionato del Toyota AFC - Giappone

A presto, un saluto dal Giappone, dal vostro M. Licata.

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